1° ED.2000
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Grisham «Il testamento»: cercando Dio e giustizia in fondo al Pantanal
È sempre, in un punto qualsiasi della vita, un viaggio (o un incontro) che accende una fiamma. Che illumina sogni a lungo spenti dal torrente quotidiano delle cose. E che finisce per insinuarsi a tal punto nei pensieri, da uscirne alla fine un po' diversi. Non solo agli occhi degli altri. Ma ai propri. E' una sorta di rinascita: nulla è più uguale a prima. E tutto va ridiscusso: idee, rapporti, priorità. Persino i sentimenti. Può succedere ad un oscuro, italico ragioniere di rompere, su una spiaggia giamaicana, coi numeri della sua pallida routine. Può succedere ad un ex avvocato americano di toccare Dio nella maestosa solitudine della foresta pluviale brasiliana. Del primo, tuttavia, se ne parlerà qualche giorno nel pettegolo chiacchiericcio di una banca di provincia. Del secondo, invece, chiamandosi Grisham, ne discuterà il mondo intero. Toccato a fondo dalla forza struggente e primitiva del Pantanal - i suoi spazi sconfinati, l'innocenza dell'uomo antico, selvaggio di costumi ma immanente come i suoi dèi nel rigoglio tumultuoso della natura - l'autore de Il socio, Il rapporto Pelikan, Il cliente, L'uomo della pioggia, La giuria, Il partner e L'avvocato di strada, sente d'improvviso strette e misere le stanze della sua pur gratificante esistenza di scrittore avvocatizio. E, quasi costretto da una forza superiore, abbandona d'incanto (e per sempre?) il racconto da entomologo delle grandezze e delle infamie della potente cittadella americana degli studi legali per tuffarsi in un nuovo genere dai confini indefiniti, tra l'avventura e la religiosità, tra la salvezza dell'anima e la dannazione. Il testamento è infatti un doppio romanzo: la storia di un conflitto brutale tra parenti per l'acquisizione di una mostruosa eredità (il male) ed uno straordinario viaggio salvifico alla ricerca di una oscura missionaria della giungla (il bene). La trama: Troy Pelham è un anziano multimiliardario dallo strano senso dell'umorismo. Ha avuto tre mogli e sei figli che, al momento del divorzio e al compimento del ventunesimo anno, hanno ricevuto una fortuna subito dilapidata. Sono tutti sull'orlo della rovina, viziosi e viziati, e, come gufi del malaugurio, non aspettano altro che la sua morte. Ma Troy ha in serbo una sorpresa: li convince di essere ormai prossimo alla fine e li convoca - di fronte ad un consesso di psichiatri che testimonieranno sulla sua ottima attitudine di intendere e di volere - per la firma di un testamente che annulla i precedenti. L'avida marmaglia parentale, tuttavia, non fa in tempo a sciamare dal grattacielo che si ritrova sul marciapiede il cadavere suicida del loro presunto benefattore lanciatosi inopinatamente dalla finestra. Non prima però di aver affidato al suo avvocato, Josh Stafford, un nuovo documento olografo che misconosce quello appena siglato in pompa magna davanti a tutti e che reca in calce un ironico Michey Mouse quale crudele sigillo di una beffa perpetrata scientemente a beneficio di una figlia missionaria, Rachel Lane, mai riconosciuta e di cui nessuno aveva mai sentito parlare. E' a questo punto che la vicenda si sdoppia: un sentiero porta nelle aule di tribunale dove gli eredi «truffati» si danneranno nella speranza di ricuperare almeno una parte degli undici miliardi di dollari perduti, diventando carne da preda di un nugulo famelico di avvoltoi con la toga. Il secondo porta invece al Pantanal, in un lungo e singolare viaggio iniziatico di purezza e di distacco dalle cose del mondo. A compierlo, nella misteriosa ricerca di quella che da un canto è diventata la sacerdotessa degli Indios brasileri dell'impenetrabile foresta del Mato Grosso e dall'altro la beneficiaria di una colossale fortuna, sarà Nate O'Riley, ex principe del foro distrutto dalla professione, dall'alcol e dalla droga. Il suo è il viaggio di Grisham. Suoi sono gli occhi e la mente che si accendono di stupore nella lenta risalita del Paraguay, nel disperdersi delle sue acque nei mille rivoli andini che scendono impetuosi durante la stagione delle piogge aprendosi in stagni improvvisi che fanno perdere l'orientamento e la ragione. Suoi sono i sensi che ascoltano attoniti le misteriose parole delle fronde o seguono con timore gli occhi rossi nella notte dei caimani. Suo è il terrore della pioggia e del vento che si trasformano in furia e tutto acciecano. Sua è la pace finale dell'incontro con una donna che ha abbandonato il mondo ed i suoi beni per dedicarsi agli indifesi, scrollandosi di dosso gli inutili orpelli della vita. Inutile svelare di più, dire chi vincerà o perderà, suggerire l'inatteso finale. I due binari della storia procedono paralleli e ciascuno con il suo fascino, ma con velocità diversa. Robusta, secca, arrembante la battaglia in aula. Lenta, diluita e sognante la ricerca. Forse in qualche punto fin troppo intima. Come una stupenda diapositiva che evoca troppe cose per chi, non avendola scattata, può soltanto ammirarla.
Recensione di Tuttolibri, a cura di Piero Soria
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Da: Genesis Books, Fonte Nuova, RM, Italia
libro cartaceo. Condizione: Buono. In acetato protettivo non editoriale. Fioriture leggere ai tagli. Pagine e tagli bruniti. Codice articolo ME24294
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Da: Libreria Peterpan, MONZA, MB, Italia
brossura. Il Testamento - John Grisham Editore: Mondadori Anno 1999 Note/collana: Copertina Morbida, I Miti, Condizioni: Buone Magazzino Interno: J056. Codice articolo 232571438464
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Da: Librightbooks, Portici, NA, Italia
copertina morbida. Condizione: buone. È sempre, in un punto qualsiasi della vita, un viaggio (o un incontro) che accende una fiamma. Che illumina sogni a lungo spenti dal torrente quotidiano delle cose. E che finisce per insinuarsi a tal punto nei pensieri, da uscirne alla fine un po' diversi. Non solo agli occhi degli altri. Ma ai propri. E' una sorta di rinascita: nulla è più uguale a prima. E tutto va ridiscusso: idee, rapporti, priorità. Persino i sentimenti. Può succedere ad un oscuro, italico ragioniere di rompere, su una spiaggia giamaicana, coi numeri della sua pallida routine. Può succedere ad un ex avvocato americano di toccare Dio nella maestosa solitudine della foresta pluviale brasiliana. Del primo, tuttavia, se ne parlerà qualche giorno nel pettegolo chiacchiericcio di una banca di provincia. Del secondo, invece, chiamandosi Grisham, ne discuterà il mondo intero. Toccato a fondo dalla forza struggente e primitiva del Pantanal - i suoi spazi sconfinati, l'innocenza dell'uomo antico, selvaggio di costumi ma immanente come i suoi dèi nel rigoglio tumultuoso della natura - l'autore de Il socio, Il rapporto Pelikan, Il cliente, L'uomo della pioggia, La giuria, Il partner e L'avvocato di strada, sente d'improvviso strette e misere le stanze della sua pur gratificante esistenza di scrittore avvocatizio. E, quasi costretto da una forza superiore, abbandona d'incanto (e per sempre?) il racconto da entomologo delle grandezze e delle infamie della potente cittadella americana degli studi legali per tuffarsi in un nuovo genere dai confini indefiniti, tra l'avventura e la religiosità, tra la salvezza dell'anima e la dannazione. Il testamento è infatti un doppio romanzo: la storia di un conflitto brutale tra parenti per l'acquisizione di una mostruosa eredità (il male) ed uno straordinario viaggio salvifico alla ricerca di una oscura missionaria della giungla (il bene). La trama: Troy Pelham è un anziano multimiliardario dallo strano senso dell'umorismo. Ha avuto tre mogli e sei figli che, al momento del divorzio e al compimento del ventunesimo anno, hanno ricevuto una fortuna subito dilapidata. Sono tutti sull'orlo della rovina, viziosi e viziati, e, come gufi del malaugurio, non aspettano altro che la sua morte. Ma Troy ha in serbo una sorpresa: li convince di essere ormai prossimo alla fine e li convoca - di fronte ad un consesso di psichiatri che testimonieranno sulla sua ottima attitudine di intendere e di volere - per la firma di un testamente che annulla i precedenti. L'avida marmaglia parentale, tuttavia, non fa in tempo a sciamare dal grattacielo che si ritrova sul marciapiede il cadavere suicida del loro presunto benefattore lanciatosi inopinatamente dalla finestra. Non prima però di aver affidato al suo avvocato, Josh Stafford, un nuovo documento olografo che misconosce quello appena siglato in pompa magna davanti a tutti e che reca in calce un ironico Michey Mouse quale crudele sigillo di una beffa perpetrata scientemente a beneficio di una figlia missionaria, Rachel Lane, mai riconosciuta e di cui nessuno aveva mai sentito parlare. E' a questo punto che la vicenda si sdoppia: un sentiero porta nelle aule di tribunale dove gli eredi «truffati» si danneranno nella speranza di ricuperare almeno una parte degli undici miliardi di dollari perduti, diventando carne da preda di un nugulo famelico di avvoltoi con la toga. Il secondo porta invece al Pantanal, in un lungo e singolare viaggio iniziatico di purezza e di distacco dalle cose del mondo. A compierlo, nella misteriosa ricerca di quella che da un canto è diventata la sacerdotessa degli Indios brasileri dell'impenetrabile foresta del Mato Grosso e dall'altro la beneficiaria di una colossale fortuna, sarà Nate O'Riley, ex principe del foro distrutto dalla professione, dall'alcol e dalla droga. Il suo è il viaggio di Grisham. Suoi sono gli occhi e la mente che si accendono di stupore nella lenta risalita del Paraguay, nel disperdersi delle sue acque nei mille rivoli andini che scendono impetuosi durante la stagione delle piogge aprendosi in stagni improvvisi che fanno perdere l'orientamento e la ragione. Suoi sono i sensi che ascoltano attoniti le misteriose parole delle fronde o seguono con timore gli occhi rossi nella notte dei caimani. Suo è il terrore della pioggia e del vento che si trasformano in furia e tutto acciecano. Sua è la pace finale dell'incontro con una donna che ha abbandonato il mondo ed i suoi beni per dedicarsi agli indifesi, scrollandosi di dosso gli inutili orpelli della vita. Inutile svelare di più, dire chi vincerà o perderà, suggerire l'inatteso finale. I due binari della storia procedono paralleli e ciascuno con il suo fascino, ma con velocità diversa. Robusta, secca, arrembante la battaglia in aula. Lenta, diluita e sognante la ricerca. Forse in qualche punto fin troppo intima. Come una stupenda diapositiva che evoca troppe cose per chi, non avendola scattata, può soltanto ammirarla. Codice articolo L000022939US
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