Questo romanzo è l'epopea di un mondo lontano - quello della Grande Depressione e del Proibizionismo - e di tre uomini coinvolti nel commercio clandestino di alcolici nella contea di Franklin, in Virginia: i fratelli Bondurant. Forrest, quello di mezzo, il leader del gruppo, è un uomo dalla fierezza indistruttibile; Howard, il più vecchio, è segnato dagli orrori visti e patiti al fronte durante la Prima guerra mondiale; Jack, il più giovane, è ossessionato dal denaro, dal lusso e dal desiderio di fuggire da una vita che gli sta stretta. Con loro, Maggie, Lucy e Bertha, donne silenziose, innamorate e tenaci. Quando qualche anno dopo, a caccia di nuove storie da raccontare, arriva nella zona Sherwood Anderson, l'alcol ha ripreso a circolare liberamente, ma la sua produzione illegale continua. Sarà proprio il celebrato autore di "Winesburg, Ohio" - allora in un momento di grande crisi professionale, deriso e tradito dagli scrittori che aveva aiutato a crescere: Hemingway e Faulkner - a ribattezzare il luogo "la contea più fradicia del mondo" e a mettersi sulle tracce dei Bondurant lungo le strade polverose del Profondo Sud, squarciando per primo il silenzio sulle loro gesta.
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La vendetta si serve con whisky proibito
Giuseppe Culicchia, Tuttolibri - La Stampa
Che cosa hanno in comune Hemingway, Fitzgerald, Faulkner e Steinbeck? Vennero tutti influenzati da Sherwood Anderson. Com’è noto, l’autore di Winesburg, Ohio non ebbe grandi attestati di riconoscenza. Tutt’altro. Ma oggi è Matt Bondurant a rendergli omaggio. Il giovane Anderson è infatti tra i protagonisti di La contea più fradicia del mondo, romanzo ispirato a Bondurant dalle gesta del nonno e dei fratelli di questi e ambientato tra la fine della prima guerra mondiale e la Grande Depressione: il regista John Hillcoat ne ha tratto il film Lawless, appena presentato a Cannes e sceneggiato da Nick Cave.
La vicenda, che ha un prologo risalente al 1918, inizia nel 1934 con l’arrivo di Anderson nella contea del titolo, ma in realtà prende forma negli anni che intercorrono tra le due date. Il crollo di Wall Street, avvenuto nel ‘29, ha sconvolto il Paese. E dopo gli Anni Ruggenti incarnati da Scott & Zelda, ecco quelli della crisi economica, fissati negli scatti di Walker Evans e Dorothea Lange. La contea è quella di Franklin, Virginia, dove il 99% degli abitanti è coinvolto nella produzione e vendita illegale di alcolici. Un fenomeno che, fiorito con il Proibizionismo, altrove ha arricchito Al Capone.
Quando Anderson arriva a Franklin il Proibizionismo è già finito, ma il traffico clandestino di whisky e gin fatti in casa continua. Quanto a lui, si è spinto fin lì perché sulla faccenda gli è stato commissionato un articolo. Subito va a far visita in ospedale a due tipi davvero malmessi: il primo è stato evirato, il secondo si è visto fracassare le gambe. Sarebbero già morti, se una telefonata anonima non li avesse fatti ritrovare. Perché? Anderson inizia a raccogliere i pezzi mancanti della storia. E pagina dopo pagina, tra continui flashback, si delineano le sagome dei contrabbandieri più noti della zona, la feccia della contea, ossia i fratelli Bondurant con le loro donne.
Jack, il nonno del narratore, è il più giovane e infuocato: per lui il contrabbando è il mezzo con cui guadagnare i soldi che brama, così da fare colpo su una ragazza di nome Bertha e lasciare quella landa abitata da bifolchi per cercare fortuna in una grande città; ma, oltre a questo, è anche il vincolo che lo tiene incollato ai fratelli maggiori. Il primogenito, Howard, che non si è mai ripreso dai massacri della Grande Guerra. E il secondogenito, Forrest, che dei tre è il taciturno capobranco, sorta di ibrido tra un fiero combattente e un manager ante litteram, nonché mito ambulante da quanto nel 1928 è sopravvissuto alle ferite infertegli da due tagliagole.
Tra alambicchi e serpentine, stufe che anche se è estate e sono spente continuano a essere il fulcro intorno al quale gli uomini si riuniscono per parlare, Anderson cerca di far breccia nella diffidenza verso i forestieri che contraddistingue la gente del posto. E scopre che il Profondo Sud ha le sue leggi non scritte, e una certa propensione alla violenza e alla vendetta.
Vera e propria saga della famiglia Bondurant, La contea più fradicia del mondo è altresì un romanzo storico che ha come protagonista la povertà di una generazione che dopo la guerra ha dovuto affrontare l’influenza Spagnola e il Crack del ‘29, e un raffinato divertissement letterario. Il continuo andirivieni di una storia costruita con l’affastellarsi di flashback finisce forse per complicare un po’ le cose al lettore, ed è un po’ troppa l’ansia dell’autore di mostrare quante cose sa di Anderson. Ma l’affresco di un’epoca così lontana e così vicina è mirabile, e agli avi di Matt Bondurant alla fine ci si affeziona.
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