Dopo l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy, Léo Sauvage fu tra i primi a contestare il rapporto della commissione Warren che indicava in Lee Harvey Oswald il responsabile dell'omicidio del Presidente. Sauvage, allora corrispondente negli Stati Uniti per "Le Figaro", iniziò a nutrire forti dubbi sulla ricostruzione ufficiale, probabilmente frutto di un'operazione di depistaggio e insabbiamento, e ben presto si convinse che il Presidente era stato vittima di un complotto, così come lo stesso Oswald, arrestato poche ore dopo l'attentato e ucciso due giorni dopo da un agente della polizia di Dallas, mentre stava per essere trasferito alla prigione della contea. Domande scomode, rimaste in sospeso, congiunte a un'analisi serrata e puntuale, che tentano di fare luce sul delitto politico più misterioso del XX secolo.
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Léo Sauvage (1913-1988) giornalista e scrittore di origine ebraica, con l’invasione tedesca della Francia nel 1940, ha preso parte alla Resistenza. Dopo la Seconda guerra mondiale, si è trasferito negli Stati Uniti ed è stato corrispondente per “Le Figaro” a New York dal 1950 al 1975. Primo reporter europeo ad arrivare a Cuba dopo la caduta del dittatore Batista, ha documentato l’ascesa al potere di Fidel Castro. È autore di Le cas Guevara (1971) e del celebre Les Américains. Enquête sur un mythe (1983).
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brossura. Condizione: Ottimo (Fine). 0. Copertina cartonata. Tagli e pagine integri. 9788868021221 Ottimo (Fine) . Book. Codice articolo BOOK-U-010612030
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