Charles Le Brun ha inaugurato una tradizione iconografica che già prefigura l'iconografia psichiatrica dell'Ottocento, da un lato, e, dall'altro, ha gettato le basi per uno studio sistematico dei movimenti muscolari del volto come si può vedere nei manuali di anatomia che ancora oggi servono agli studenti di medicina. Le Brun, dunque, si trova in una posizione privilegiata nella linea di continuità tra filosofia, medicina e teoria della rappresentazione figurativa. Ciò che egli fissa sulla carta, grazie soprattutto al segno grafico, è una vera e propria grammatica della genesi visiva delle passioni. Il discorso è illustrato da una serie di quarantun disegni. Ciascuna 'planche' presenta una diversa passione sul volto, rappresentato due volte frontalmente e una di profilo. Le passioni rappresentate da Le Brun fanno dunque sistema. Ma più di un puro gioco combinatorio, più di un semplice alfabeto costituito da figure astratte e schematiche, attraverso le quali le passioni sono raccontate e descritte visivamente, si tratta di mostrare come da una passione ne nasca un'altra attraverso gradi di intensificazione, e come questo meccanismo di trasformazione possa essere facilmente controllato, anzi, illustrato grazie ad un artificio visivo le cui mediazioni scalari segnano diversi gradi d'intensità, esattamente come avviene su di uno spartito musicale.
Le informazioni nella sezione "Riassunto" possono far riferimento a edizioni diverse di questo titolo.
(nessuna copia disponibile)
Cerca: Inserisci un desiderataNon riesci a trovare il libro che stai cercando? Continueremo a cercarlo per te. Se uno dei nostri librai lo aggiunge ad AbeBooks, ti invieremo una notifica!
Inserisci un desiderata