Un disegnatore disilluso, una militante infervorata: si incontrano, si piacciono, provano a vivere il loro amore all'epoca del grande rottamatore, Matteo Renzi. Si ritroveranno alle prese con una "House of Cards" all'italiana, tra assassinii politici, tradimenti, sedute psicanalitiche, attentati terroristici e improvvisi ritorni di fiamma. Chi non si adegua a questo nuovo mondo viene travolto. Anche l'amore. O forse no? Una parodia sui trentenni di oggi e sull'intimismo autoreferenziale della Facebook generation, in cui politica e vita quotidiana si mescolano senza soluzione di continuità dando corpo ai sogni e alle paure di chi - come tutti noi - questo cortocircuito lo vive ogni giorno sulla propria pelle. "Pensavo fosse amore invece era Matteo Renzi", il nuovo libro di Mario Natangelo, in cui il vignettista de Il Fatto Quotidiano racconta se stesso e il suo lavoro senza risparmiare nessuno. Nemmeno chi gli paga lo stipendio.
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L'ascesa, i duelli (con lo "smacchiatore di giaguari") alle primarie del Partito Democratico, l'eliminazione dell'opposizione interna e la presa del potere del rottamatore della politica italiana. E poi una intensa storia d'amore. Ma... cosa c'entra MATTEO RENZI con l'amore? Un romanzo sull'Italia ai tempi del renzismo, scandito dalle tre "S" (sesso, sangue e soldi) nella beffarda satira generazionale di MARIO NATANGELO, vignettista de IL FATTO QUOTIDIANO! Con la prefazione di MARCO TRAVAGLIO.
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