Gli ultimi venti anni hanno assistito ad un netto cambiamento delle caratteristiche e degli obiettivi della pedagogia medica. Partendo da una condizione "professorocentrica" nel cui ambito ciascun docente impartiva lezioni dal contenuto e dalle sfumature proprie dell'attività scientifica e clinica di se stesso, si è lentamente giunti ad una visione "studentecentrica" tesa, nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, alla trasmissione del bagaglio culturale e delle abilità pratiche necessari per la formazione del Medico di Medicina Generale. La situazione di partenza presentava il pregio di concedere a ciascun docente la possibilità di dare il meglio, permetteva di fare emergere un ridotto numero di studenti eccellenti, che frequentavano queste o quelle aule per scelta e non per obbligo, ma lasciava al proprio destino la grandissima parte degli aspiranti medici, i quali, privi di direttive certe e definite, non riuscivano a focalizzare le conoscenze necessarie alla propria formazione. La condizione attuale supera questi problemi ma presenta ancora un limite. Studenti di Università italiane diverse possono, in questo o in quel campo, acquisire conoscenze di vario livello, essendo alcuni stimolati, sia pure nei limiti del core curriculum, a dirigere la propria attenzione in un settore altri in un altro. gli culturali differenziati fra studenti di sedi diverse.
Le informazioni nella sezione "Riassunto" possono far riferimento a edizioni diverse di questo titolo.
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