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Rarissimo storico catalogo di mostra, a cura di Germano Celant. Amalfi, Arsenali, 4-6 ottobre 1968. Testo introduttivo di Germano Celant. Interventi di Germano Celant, Giovanni Maria Accame, Giuseppe Bartolucci, Achille Bonito Oliva, Gillo Dorfles, Piero Gilardi, Henry Martin, Filiberto Menna, Daniela Palazzoli, Concetto Pozzati, Tommaso Trini e altri. Fotografie in bianco e nero stampate su carta rosa che documentano le opere le azioni di Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Jan Dibbets, Luciano Fabro, Piero Gilardi, Paolo Icaro, Richard Long, Gino Marotta, Plinio Martelli, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Gianni Piacentino, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Gilberto Zorio e altri. Fotografie di Bruno Manconi. Copertina di Valerio Ferrara. Impaginazione di Livio Cristini. ëArte povera pi? azioni povereí venne organizzata nel 1968 dal Centro Studi Colautti di Salerno promosso da Marcello Rumma, illuminato collezionista, editore e mecenate, e curata da Germano Celant (che aveva gi? allestito la prima mostra di Arte povera Arte Povera-IM spazio, Galleria La Bertesca, Genova, settembre-ottobre 1967, e pubblicato il manifesto teorico ëArte povera. Appunti per una guerrigliaí, novembre 1967, Flash Art). La mostra costituÏ il primo importante momento di internazionalizzazione degli artisti degli anni sessanta in cui protagonisti dellíarte concettuale, del postminimalismo e della Land Art si incontrarono, anticipando mostre di fama quali When Attitudes Become Form (Kunsthalle Bern, Berna; Institute of Contemporary Art, Londra, 1969), Op Losse Schroeven: Situaties and Cryptostructuren(Stedelijk Museum, Amsterdam, 1969) e documenta 5 (Kassel, 1972). La rassegna di Amalfi puÚ essere considerata la prima mostra di Arte povera tenutasi in uno spazio pubblico. Allestita negli spazi degli antichi Arsenali della cittadina di Amalfi, la mostra presentÚ una serie di opere di natura processuale, insieme ad azioni, happening e performance: Long stringeva le mani ai passanti, Icaro restaurava un angolo di un palazzo, Anne Marie Boetti affidava alle onde del mare una zattera in polistirolo, Dibbets collocava una linea bianca in mare, Lista seppelliva la luce di un neon sotto la sabbia accompagnato da un concertino a flauto di Anne Marie Boetti, Pistoletto faceva un concerto di fischietto a due con Ableo e metteva in scena lo spettacolo Líuomo ammaestratoinsieme al gruppo I Guitti, oltre ad esporre opere fisiche con stracci, candele e bollitori. Alighiero Boetti realizzÚ per líoccasione líistallazione Shaman-Showman,la sua opera pi? effimera e performativa. Nelle giornate di Amalfi la dimensione performativa e laboratoriale si estese anche al dibattito critico. Alcune delle figure pi? importanti del momento si riunirono a discutere le nuove forme e possibilit? dellíarte e del suo sistema: con Marcello Rumma e Germano Celant, Achille Bonito Oliva, Gillo Dorfles, Piero Gilardi, Filiberto Menna, Angelo Trimarco e Tommaso Trini animarono uníassemblea che rifletteva sul ruolo della critica in un contesto artistico in rapida mutazione. pp 103, cm 24x16,2 Molto buone (piccola piega in copertina). Codice articolo 5019-08C
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