Riguardo questo articolo
Raccolta di 12 numeri della rivista ufficiale del regime fascista. 12 fascicoli in-8°, pp. 70 ca. ciascuno (ogni fascicolo è in numerazione consecutiva rispetto al precedente), brossure editoriali illustrate di vario colore. Pubblicità figurate, svariate illustrazioni in b.n. n.t., alcune delle quali di Walter Molino e di Damiano Damiani (il futuro regista cinematografico, autore anche di alcune delle copertine dei presenti numeri). I dorsi di alcuni fascicoli sono restaurati. Comprende i seguenti numeri: 1) Anno XVIII - N. 7. Luglio 1938. 2) Anno XIX - N. 2. Febbraio 1939. 3) Anno XIX - N. 3. Marzo 1940. 4) Anno XIX - N. 4. Aprile 1939. 5) Anno XIX - N. 6. Giugno 1939. 6) Anno XIX - N. 7. Luglio 1939. 7) Anno XIX - N. 8. Agosto 1939. 8) Anno XIX - N. 10. Ottobre 1939. 9) Anno XIX - N. 11. Novembre 1939. 10) Anno XIX - N. 12. Dicembre 1939. 11) Anno XX - N. 1. Gennaio 1940. 12) Anno XX - N. 2. Febbraio 1940. Contributi, fra gli altri, di Mussolini, Chimienti, Fettarappa-Sandri, Ciarlantini, Marpicati, Ciano, Dei Gaslini, Appelius, Orestano, ecc. La rivista, fondata da Mussolini stesso nel 1922, recava nel suo primo numero questa dichiarazione programmatica a firma dello stesso Duce, che spessò la utilizzò come pulpito e vetrina per le sue enunciazioni: GERARCHIA vuol dire scala di valori umani, responsabilità, doveri, disciplina; significa prendere una posizione di battaglia contro tutto ciò che tende - nello spirito e nella vita - ad abbassare e distruggere le necessarie gerarchie, funzionali a qualsiasi sistema. Il FASCISMO rispetta la tradizione ma non può arrestarsi di fronte a gerarchie in declino che, avendo esaurito il loro ciclo storico, sono ormai incapaci di esercitare la loro funzione dirigente. In Italia le gerarchie al tramonto devono cedere il comando alle nuove gerarchie ascendenti nate dal fascismo. L'importante è dunque innestare nel tronco di talune gerarchie elementi nuovi di vita. Italiano. Codice articolo 50215
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