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A cura di: Maria Adriana Giusti. Pagine: 366. ETS. Anno: 2010 --- "Ciascuna generazione deve riscrivere e rileggere la storia a proprio modo, senza alcun timore, anzi con tutto il piacere e la forza della smitizzazione", scrive Aurel Plasari a conclusione del suo studio sulle Origini della questione albanese (1992). È questo il senso di un lavoro d'indagine e di lettura critica dell'architettura italiana del ventennio fascista in Albania. Progetti, fotografie, documenti, compongono un puzzle che riconduce al territorio contemporaneo: l'Albania del Novecento, nel controluce della vicenda politica complessa di un paese che, come pochi altri, è stato nella storia luogo di passaggio, di contese, di scontri. Si è cercato d' inquadrare la vicenda novecentesca in una storia che parte da lontano e si stringe nel corso dei secoli intorno all'avvicendarsi di conflitti e ingerenze di modelli che ne hanno modificato la struttura con effetti di lunga durata. "Each generation must rewrite and re-read the story in its own way, without any fear, even with all the pleasure and power of demystify", Aurel Plasari writes at the conclusion of his study of Çështja shqiptare (1992). This is the sense of a work of investigation and critical reading. Projects, photographs, documents, make a puzzle that leads back to the contemporary territory: Albania of the twentieth century, in the backlight of the complex political history of a country that, like few others, was crossing point of strife, of conflict. We have tried to situate the story twentieth-century in a story that began long ago, of conflict and interference to the alternation of models which have changed the structure, with long lasting effects. These materials show the corpus of the projects that the Italian government promotes the whole Albanian territory, during the Fascist period. Codice articolo spa743
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