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Piacenza, Stab. Tip. E. Rebecchi & F. (in copertina: Edizione Futurista - E. Rebecchi & F.), 1929 [maggio], Edizione originale, primo stato. Eccellente esemplare, freschissimo e pulito sia internamente che alla copertina (appena scurita e con una minima traccia d abrasione sul piatto anteriore): non comune in queste condizioni. Esemplare appartenente al primo stato della tiratura, con l errore «OSWLADO» per Oswaldo a p. [3] (titolo della prefazione di Marinetti), errore poi corretto in tipografia in corso di stampa. Rara opera prima del geniale futurista piacentino Osvaldo Barbieri, in arte «Oswaldo Bot», che a partire dai tardi anni 20 diede vita a un intensissima attività artistica dispersa in decine di piccole edizioni oggi tutte estremamente difficili da reperire e scarsamente documentate nelle biblioteche pubbliche e private. ICCU registra a oggi solo tre copie dell «Autoritratto» (BNC Firenze, APICE Milano e ASAC Venezia); a queste vanno aggiunte senz altro la copia della Biblioteca Passerini Landi di Piacenza e quella del MART di Rovereto. OCLC registra quattro copie, tutte negli Stati Uniti: UCLA, Getty, Yale e NYPL, alle quali bisogna aggiungere l esemplare del Wolfsonian-FIU. -- In pochi anni, dalla remota provincia emiliana, Bot s impose tra le prime file del gruppo futurista che esponeva nelle principali mostre nazionali e all estero. Nel 1934 litigò con i vertici del movimento (in particolare con il torinese Fillia, all epoca principale riferimento per il futurismo artistico) e fuoriuscì, mantenendo comunque intatta fino alla seconda guerra una produzione artistico-editoriale di eccezionale qualità. «La genesi di "Autoritratto futurista", il primo libro che ne è anche a tutti gli effetti l esordio, è un tour de force condensato in tre mesi: alla fine del 28 Bot riceve gli apprezzamenti di Marinetti per il suo "ritratto meccanico" del Duce, apparso sul foglio piacentino "La Scure" in ottobre. Appena nel maggio 29 esce l "Autoritratto". [.] il 13 gennaio 1929 Bot invia a Marinetti un fascicoletto di otto fogli manoscritti, con titolo "Filtrazioni cerebrali di Oswaldo Bot". Il testo manoscritto è disposto in maniera parolibera a incorniciare disegni stampati in piccolo su carta lucida e applicati ad arte sui fogli: trenta tavole esatte di quello che sarà l "Autoritratto", contornate dal relativo testo. Da questo invio [.] prendettero il via rapidissimi contatti tra un Marinetti entusiasta e un Bot che smania di cogliere l occasione. È poi noto il testo della lettera che Marinetti invia a Bot l 11 maggio 29: "Caro Bot, ecco la prefazione. Vorrei correggerne la bozza. Mandamela. Te la rimanderò senza tardare. Ti consiglio questi due titoli a scelta: Come mi vedo o Autoritratto futurista". Il 24 maggio il libro è già pronto, e Bot lo presenta alla Festa del Libro di Piacenza, al Palazzo Gotico» (Futurismo Collezione Mughini, p. 297). -- L «Autoritratto» il capolavoro futurista di Bot è perfetta sintesi della sua arte: 41 parolibere con illustrazioni in bianco e nero che rappresentano stati d animo (non banalmente «50 illustrazioni», come dice il sottotitolo in copertina), aperte da un punto di domanda e chiuse da un punto esclamativo. La prefazione di Marinetti traccia un percorso del paroliberismo psicologico-introspettivo, dalle «Forze umane» di Benedetta alla «Psicopatografia» di Giordano passando per gli «Stati d animo» di Steiner, per approdare finalmente a «Barbieri Osvaldo il Terribile»: «[…] in queste sue opere bot, senza preoccupazione di disegno o di colore, racconta col pennello la sia anima impetuosa e sfrenata, l ossessione dell indagine precisa lo rende meno sintetico di quel che vorrebbe, tutti i moti del suoi io sono fissati coi rudi contrasti elementari e la potenza rompente di un fiume che imprime ovunque a colpi d onde maestose la passione e la velocità della sua piena rivoluzionaria […]. Così BOT punta il suo pennello come una mitragliatrice BOT! BOT! BOT! BOT!». -- «Certamente assai singolar. Codice articolo 08889
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