Riguardo questo articolo
In-16°, pp. (4), 167, (3), brossura editoriale. Bell'esemplare. Prima edizione di uno dei principali libri di Comisso, insignito del Premio Bagutta 1928-'29 e apprezzato da D'Annunzio come dalla critica d'oltralpe, ricevendo entusiastici giudizi da Valéry Larbaud e da Benjamin Cremieux. Al viaggio lungo le coste adriatiche, su un veliero di amici chioggiotti, segui, nel 1928, la pubblicazione di Gente di mare, per i tipi di Treves. Il libro era strutturato su un sapiente descrittivismo, che incorniciava uomini e paesaggi in un campionario edulcorato di immagini. Smesso il sovrappiù dannunziano, il cliché della scrittura ossequiava altre mode vigenti, risultando perfettamente adeguato ai canoni della prosa d'arte. L'opera era tanto in linea con le direzioni di letteratura allora maggioritarie, che, nel 1929, ottenne il premio Bagutta. Il Comisso presentava le credenziali per quello che sarebbe stato il suo mestiere primario negli anni a venire. Di fatto gli calzava a puntino la misura della nota di viaggio, rapide impressioni di un inviato attento a non spingere troppo in là la sua analisi e pago, invece, di restare alla superficie delle cose, per poi comporle in un gustoso elzeviro. (Marcello Carlino in D.B.I., XXVII, 1982). Spaducci, p. 93. Gambetti / Vezzosi, p. 221. Italiano. Codice articolo 53169
Contatta il venditore
Segnala questo articolo