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Prima edizione. Opera in tre parti raccolte in unico volume. Cm.15,7x9,3. Prima parte (Libri I-IX): Carte 8 non numerate (con dedicatoria ed errata), 175 numerate solo al recto, una bianca; Segnatura *8, A-Y8. Seconda parte (Libri X-XVIII): Carte 181 numerate solo al recto, 3 non numerate (la seconda delle quali bianca); Segnatura Aa-Zz8; marca calcografica incisa a piena pagina al verso dell'ultima carta. Terza parte (Libri XIX-XXVII): Carte 184 numerate solo al recto, 8 non numerate; Segnatura aaa8-zzz8, cui seguono sette carte non registrate contenenti la descrizione della pianta di Roma, la pianta stessa a doppia pagina, normalmente collazionate al secondo volume, e gli errata del secondo e del terzo tomo. Al colophon del secondo e terzo volume l'indicazione tipografica "Per Tolomeo Ianiculo da Bressa nell'anno 1548" (Novembre e Ottobre rispettivamente). Al primo volume frontespizio in bordura in stile architettonico con colonne e timpano, con il motto in lingua greca "To zetoumenon haloton". Alla fine del secondo e terzo tomo compare, nella medesima cornice, l'impresa editoriale del Gianicolo, con un vello su di un albero e un serpente a vegliare. Non è presente, senza alcun segno di rimozione e dunque per errore del legatore, la tavola dell'accampamento di Belisario al primo volume. Legatura in piena pelle con titoli e fregi decorativi impressi in oro al dorso a cinque nervature. Mancanze ai capitelli. Cerniere consunte. Alcune notazioni bibliografiche a matita alle carte bianche. Fogli di guardia marmorizzati e tagli spruzzati. Testo impresso in carattere corsivo. . Edizione originale di un poema epico composto da 27 canti in endecasillabi sciolti, pubblicato nel 1547 dall'umanista Gian Giorgio Trissino dal Vello d'Oro (Vicenza, 1478 ? 1550). Vi si narra, seguendo lo schema dell'"Iliade" ed i dettami aristotelici, l'epopea del generale bizantino Belisario, che nel VI secolo, agli ordini di Giustiniano condusse in Italia due campagne contro gli Ostrogoti. Di origine aristocratica, il Trissino partecipò attivamente al dibattito linguistico umanistico, e si deve a lui un tentativo di riforma calligrafica, con l'uso di alcune vocali dell'alfabeto greco e l'inversione nell'utilizzo delle lettere "u" e "v". Salvo la mancanza della tavola al primo volume e la collazione in fine al terzo volume della pianta di Roma, con relative spiegazioni, e dell'Errata Corrige del secondo tomo, l'esemplare corrisponde alla descrizione dell'edizione non purgata fornita dal Gamba. > Gamba, 1713, "Raro . E' pregiatissima questa edizione, in cui pure si usarono i nuovi caratteri dal Trissino inventati .". Adams, II, T-954. Sander, 7370. Graesse, VI/2, 200. Brunet, V, 953. Olschki Choix, 5386. Parenti, "Prime edizioni italiane", 492. 300 gr. Codice articolo 160035
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Dati bibliografici
Titolo: L'ITALIA LIBERATA DA' GOTTHI DEL TRISSINO. ...
Casa editrice: Per Valerio e Luigi Dorici, a petizione di Antonio Macro Vincentino, In Roma
Data di pubblicazione: 1547
Legatura: Copertina rigida
Condizione: discrete
Edizione: Prima edizione.