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4 volume in-8° (190x115mm), pp. 126; 125, (1) bianca; 133, (1) bianca; 112; antiporta figurata (margine leggermente più corto) al primo volume, bellissima cartonatura marmorizzata policroma inizio '800 con bordura laterale dorata a motivi floreali e vegetali. Dorso in pelle con titolo in oro su tassello in pelle rossa, tomaisons, fregi floreali e a catenella in oro. Angoli in pelle con fregi dorati. Testatine e capilettera ornati e figurati. Fioriture, aloni e bruniture diffuse, ma bell'esemplare. Conservate all'interno le brossure antiche gialle a spruzzo rosso. Seconda edizione di questo romanzo di viaggi fantastici dell'abate Chiari (Brescia, 1711-1785), il drammaturgo e romanziere settecentesco conosciuto, più che per i suoi lavori originali, per la sua lunga rivalità con Goldoni. L'edizione originale era apparsa due anni prima con i tipi dello Zerletti di Venezia. Dapprima gesuita, poi professore di eloquenza a Modena, il Chiari si propose una seconda riforma del teatro italiano posteriore a quella goldoniana, ma rispetto ad essa priva di originalità; succeduto al Goldoni nel teatro S. Angelo, imitò pedissequamente le commedie del rivale e divise il pubblico teatrale del tempo in chiaristi e goldoniani ottenendo talvolta perfino la palma. Una riconciliazione tra i due letterati avvenne solo nel 1761 per difendersi dal comune avversario Carlo Gozzi. Fu anche romanziere fecondissimo, i cui libri abbondano di elementi erotici e del razionalismo enciclopedistico derivati da Rousseau, Voltaire, Montesquieu. Sul Chiari, v. le monografie di Giuseppe Ortolani, Settecento (per una lettura dell'abate Chiari), Venezia, 1905; Id., Della vita e dell'arte di C. Goldoni, Venezia, 1907, passim; Sanesi, La Commedia, II, 314 e sgg.; Dizion. Biografico degli Italiani, XXIV, pp. 566-572. Codice articolo 9236
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