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Firenze, presso Guglielmo Piatti, 1834 [giugno], Seconda edizione accresciuta delle «Operette morali», in parte originale. Sporadico foxing e leggere fioriture su qualche carta (piccolo strappo all angolo inferiore di p. 223, lontano dal testo), nel complesso un ottimo esemplare con grandi margini. Come specifica il brevissimo avviso ai lettori firmato G.P. (Guglielmo Piatti), gli ultimi due dialoghi non figuravano nella prima edizione del 1827. L edizione Piatti delle «Operette» fu dettata innanzitutto dalle richieste dei lettori: la prima edizione Stella era ormai esaurita e pressoché introvabile, come ricorda la nota dell editore ai lettori: «Ond è che per sodisfare alle inchieste che ne venivano fatte, credei gratificarmi ai cultori de buoni studi, riproducendola sull edizione milanese del 1827, la quale è stata riveduta e ritocca dall autore, ed accresciuta di alcune note e dei due ultimi dialoghi». Compaiono qui per la prima volta il «Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere» e il «Dialogo di Tristano e di un amico», che chiudono l opera, seguendo in successione il «Dialogo di Timandro e di Eleandro», che suggellava l edizione del 1827. Se per l edizione milanese delle «Operette», grazie al carteggio tra autore ed editore, è possibile seguire nel dettaglio le intricate vicende editoriali che portarono alla stampa, per quest edizione fiorentina le informazioni sono piuttosto scarse. Leopardi si rivolse ancora al Piatti, nonostante le accuse di negligenza mossegli a proposito della distribuzione dei «Canti»; fece da intermediario il Ranieri, che con Leopardi si era trasferito a Napoli nel 33, ma i rapporti con l editore ancora una volta non furono semplici: il manoscritto venne consegnato tra il luglio e l agosto del 1833, ma, a causa della lentezza di Piatti, la stampa si concluse solo nel giugno del 34. E ulteriori conflitti nacquero per il compenso assegnato all autore: Piatti voleva infatti pagare a copie e non "a denari", rischiando così di compromettere le già precarie condizioni economiche di Leopardi. L accordo, infine, si fece, e il volume uscì con il titolo «Prose» sul cartonato, forse a fare da controparte, e a dare continuità, al progetto dell edizione dei «Canti» del 31, stampati sempre da Piatti: si accentuavano così tanto l aspetto lirico degli scritti leopardiani nei «Canti» che, in termini complementari, il peso filosofico delle «Operette morali»; e a testimoniare questa complementarità, i due volumi sono impressi con gli stessi eleganti caratteri bodoniani. Tra le correzioni apportate da Leopardi a questa nuova edizione, vale la pena ricordare la nota interpretativa a p. 26, segnata *, alla fine della «Storia del genere umano»: fu infatti imposta dalla censura fiorentina e non comparirà più nelle edizioni successive; allo stesso modo, fu sempre il censore Mauro Bernardini a imporre la lezione «di un viver di molti anni» contro l originale «di un avvenire lontano» (p. 279, r. 20). Bibl.: Mazzatinti e Menghini, n. 674; Catalogo del fondo leopardiano, n. 101; Besomi, Operette ed. critica (1979), pp. LI-LII e LXXII-LXXIII fascicolazione in 12°, legatura in pieno cartonato coevo di color azzurro, tasselli al dorso con titoli in oro, pp. 292. Seconda edizione accresciuta delle «Operette morali», in parte originale. Sporadico foxing e leggere fioriture su qualche carta (piccolo strappo all angolo inferiore di p. 223, lontano dal testo), nel complesso un ottimo esemplare con grandi margini. legatura in pieno cartonato coevo di color azzurro, tasselli al dorso con titoli in oro, Codice articolo 17542
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