Editore: \N, ROMA, 1781
Da: Stampe Antiche e Libri d'Arte BOTTIGELLA, VIGEVANO, PV, Italia
EUR 32,00
Convertire valutaQuantità: 1 disponibili
Aggiungi al carrelloIncisione calcografica all'acquaforte rifinita a bulino, dim del. foglio compreso gli ampi margini H. 28 x L. 32 cm (L. 20 x H. 15,5 cm. la sola parte incisa senza le lettere) - Titoli: in basso a sx.: Michael Angelus Bonaroti in Sacello Sistino. a sx.: Dom. Cunego sculp. Romae 1781. pià sotto al centro: PRODUCANT ACQUAE REPTILE ANIMAE VIVENTIS. Gen: Cap. I. vers. 20 / Romae apud Dom. Cunego. - In ottime condizioni - INCORNICIATA DOMENICO CUNEGO (1727-1803) - Nacque a Verona nel 1727 e morà a Roma nel 1803. Disegnatore ed incisore alla punta, a bulino e alla maniera nera, imparà i primi rudimenti nella scuola di FRANCESCO sotto i di lui seguaci quali Felice Ferrari, Giuseppe Facchinetti, Maurelio Goti e Girolamo Mengozzi. In seguito si recà ancora giovane a Roma (circa nel 1760) dove intaglià molte opere tratte da quadri dei pià insigni pittori viventi. Nella seduta del 3 giugno del 1769 lâAccademia di Pittura e Scultura di Verona, lo nomina socio onorario, assieme agli incisori GIOVANNI VOLPATO e GIUSEPPE WAGNER. Ebbe frequenti contatti con il Canova per la riproduzione di suoi bassorilievi e sculture - Bibliografia.: A. VALLARDI, 61 â" GORI GANDELLINI, I, 273-274 â" PIETRO ZANI, VII, 153 e 203 â" E. BENEZIT, I, 1051-1052 (Ediz. Del 1912) â" HUBER e ROST, IV, 168-173 â" BRYANâS, I, 361, ecc.
Editore: \N, ROMA, 1776
Da: Stampe Antiche e Libri d'Arte BOTTIGELLA, VIGEVANO, PV, Italia
EUR 40,00
Convertire valutaQuantità: 1 disponibili
Aggiungi al carrelloIncisione calcografica all'acquaforte rifinita a bulino, dim del. foglio compreso gli ampi margini L. 29 x H. 37 cm (L. 37,8 x H. 20.50 la sola parte incisa senza le lettere) - Titoli: in basso a sx.: Guercino da Cento pinx. a dx.: Dom. Cunego sculp. Romae 1776. pià sotto al centro: CAPUT INCOGNITUM / Roma presso Domenico Cunego. - In ottime condizioni. DOMENICO CUNEGO (1727-1803) - Nacque a Verona nel 1727 e morà a Roma nel 1803. Disegnatore ed incisore alla punta, a bulino e alla maniera nera, imparà i primi rudimenti nella scuola di FRANCESCO sotto i di lui seguaci quali Felice Ferrari, Giuseppe Facchinetti, Maurelio Goti e Girolamo Mengozzi. In seguito si recà ancora giovane a Roma (circa nel 1760) dove intaglià molte opere tratte da quadri dei pià insigni pittori viventi. Nella seduta del 3 giugno del 1769 lâAccademia di Pittura e Scultura di Verona, lo nomina socio onorario, assieme agli incisori GIOVANNI VOLPATO e GIUSEPPE WAGNER. Ebbe frequenti contatti con il Canova per la riproduzione di suoi bassorilievi e sculture - Bibliografia.: A. VALLARDI, 61 â" GORI GANDELLINI, I, 273-274 â" PIETRO ZANI, VII, 153 e 203 â" E. BENEZIT, I, 1051-1052 (Ediz. Del 1912) â" HUBER e ROST, IV, 168-173 â" BRYANâS, I, 361, ecc.
Lingua: Italiano
Da: Il Bulino Antiche Stampe srl, Milano, MI, Italia
Arte / Stampa / Poster
EUR 180,00
Convertire valutaQuantità: 1 disponibili
Aggiungi al carrellosenza rilegatura. Condizione: in ottime condizioni. Acquaforte misure: mm 315 x 253 Incisore italiano. Non si hanno notizie certe riguardanti la sua primissima formazione, ma sappiamo che all'età di diciotto anni decise di accostare alla pittura lo studio dell'incisione. Iniziò da autodidatta copiando le opere che erano sul mercato e all'età di ventuno anni Iacopo Muselli (1697-1768), antiquario e collezionista veronese, lo incaricò di riprodurre a contorno le monete della propria collezione (Numismata antiqua a Iacobo Musellio collecta et edita, tre monumentali volumi di catalogo editi a Verona nel 1752 con dedica al re di Polonia). Nel 1761 si trasferì a Roma grazie all'incontro e poi collaborazione con l'architetto scozzese James Adam (Londra 1732 - Londra 1794) per il quale realizzò alcune tavole del Ruins of the Palace of the Emperor Diocletian at Spalatro in Dalmatia. Altra collaborazione importante fu quella con Gavin Hamilton, pittore e antiquario inglese residente a Roma, che impiegò l'artista per incidere 22 delle 40 tavole della Schola Italica Picturae, che illustra i migliori dipinti e affreschi italiani del '500 e del '600. In questa stampa, tratta da un dipinto di Tiziano realizzato nel 1542 e oggi conservato presso Staatliche Museen zu Berlin, vediamo rappresentata Clarissa Strozzi figlia del nobile letterato fiorentino Roberto Strozzi. L'opera è la tavola numero 21, come indicato in alto a destra, della raccolta: Schola Italica Picturae, Roma 1773. La giovanissima fanciulla di soli due anni è rappresentata a figura intera con il volto leggermente girato a sinistra, in piedi accanto a un basamento di pietra semi coperto da un drappo, sul fronte un antico rilievo marmoreo di putti danzanti. Clarissa sta dando da mangiare al suo cagnolino di razza pretzel, indossa un lungo abito di raso panneggiato, una preziosa collana con pendente e una scatola profumata che pende dalla cintura di fiori che arriva quasi ai suoi piedi. Alle sue spalle, a mo' di quinta, a sinistra un muro sul quale è appeso un pannello con l'età dell'effigiata e la data di realizzazione del quadro in numeri romani; a destra una finestra si apre su un scorcio di paesaggio rigoglioso caratterizzato da alti alberi, uno stagno con due cigli e catene montuose che si stagliano verso il cielo. I giochi di luce in chiaroscuro riescono a trasmettere l'idea dei colori accesi di Tiziano. Oltre l'immagine in basso incisi "Titianus pinxit/ Dom Cunego Sculp Romae 1770 e titolo "Filia Roberti Strozzi nobilis Florentini .". Impressione eccellente su carta vergata. Ampi margini oltre la battuta del rame. Ottimo stato di conservazione. Bibliografia: Le blanc 38.