Editore: Editrice L'UNITA', 1988
Da: Historia, Regnum et Nobilia, BATTIPAGLIA, SA, Italia
Prima edizione
EUR 10,00
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Aggiungi al carrelloBrossura. Condizione: ottimo. senza sovraccoperta. prima edizione. Formato in 16°; 275 pagine. Brossura editoriale figurata.
Editore: SugarCo Edizioni, 1976
Da: Libreria Tara, Roma, RM, Italia
Prima edizione
EUR 16,50
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Aggiungi al carrelloCondizione: buono. Politica ed Economia Anarchia, Socialismo e Comunismo Historical and Political studies Politics and Economics Anarchy, Socialism and Communism Fatti e misfatti 25 bross. edit. ill., lievi tracce d'uso in cop., firma d'appartenenza - prima edizione BUONE CONDIZIONI.
Da: Librightbooks, Portici, NA, Italia
Prima edizione
EUR 20,10
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Aggiungi al carrellocopertina morbida. Condizione: buone. SPRIANO PAOLO (illustratore). I Quaderni del carcere sono la raccolta degli appunti, dei testi e delle note che Antonio Gramsci iniziò a scrivere dall'8 febbraio 1929, durante la sua prigionia nelle carceri fasciste. Tuttavia, va detto che dei 33 quaderni pervenuti, ben 12 furono scritti fra il 1934 e il 1935, quindi fuori del carcere, essendo egli stato posto in libertà condizionale dal 25 ottobre 1934.[1]I Quaderni - recuperati dopo la morte di Gramsci e portati a Mosca - furono pubblicati dall'Editore Giulio Einaudi, organizzati e rivisti da Felice Platone sotto la guida di Palmiro Togliatti, in una prima edizione tra il 1948 e il 1951. Presentati originariamente secondo un ordine tematico, i Quaderni ottennero un enorme impatto nel mondo della politica, della cultura, della filosofia e delle altre scienze sociali dell'Italia del Dopoguerra, permettendo al Partito Comunista di avviare un'egemonia culturale incontrastata nel mondo intellettuale. Solo nel 1975 uscì un'edizione critica con un'accurata ricostruzione cronologica e filologica, curata da Valentino Gerratana.Le condizioni in cui nacquero portarono l'autore ad approfondire riflessioni in completa solitudine, dando così vita a scritti che proprio da questo carattere di autonomia da un dibattito pubblico vedono nascere le maggiori ragioni di interesse. Da una parte Gramsci considerava quegli scritti quasi "esercizi" contro l'inaridimento causato dalla vita carceraria, dall'altra era cosciente della possibilità di teorizzare libero da questioni politiche contingenti, quindi "per l'eternità". Le condizioni precarie, anche per motivi di salute, nelle quali vengono scritti, rendono comunque parzialmente approssimativo o comunque non definitivo il loro contenuto agli occhi dello stesso autore.
Da: CivicoNet, Libreria Virtuale, NAPOLI, NA, Italia
Prima edizione
EUR 21,99
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Aggiungi al carrelloBrossura. Condizione: nuovo. Condizione sovraccoperta: ottimo. prima edizione. DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. FONDO DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. SEGNI DEL TEMPO ALLA COPERTINA. DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. FONDO DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. LSEGNI DEL TEMPO ALLA COPERTINA. Vittorio Foa rende pubbliche dopo sessant'anni le lettere spedite dal carcere ai genitori, unica scrittura che gli era consentita, dal 1935 al 1943. Mentre tutto il mondo cambiava attraverso guerre, stermini e odi razziali, Foa affermava con le sue lettere, settimana dopo settimana, la volontà di dare comunque un senso alla propria vita e di costruire un futuro. E il carcere consentiva al giovanissimo cospiratore torinese di "Giustizia e Libertà" di approfondire la propria formazione, soprattutto attraverso lo studio con uomini come Riccardo Bauer e Ernesto Rossi. Fu un esercizio della mente come scelta radicale e assoluta: più stretta era la costrizione, più determinata la voglia di provare nuovi percorsi. Nelle lettere del 1938-39 i commenti sulla campagna razziale italiana sono una singolare eccezione al silenzio imposto agli ebrei di quel tempo. Paradossalmente la sola libertà di giudizio venne dal fondo di un carcere. Nell'insieme queste lettere costituiscono un sorprendente documento, ricco di spunti sempre sorretti da un linguaggio privo di retorica: la loro lettura viene a riempire di nuove ragioni il delicato passaggio dell'Italia dal fascismo alla democrazia. Molte delle lettere di Foa subirono l'operato della censura. Alcuni passi resi illeggibili dall'inchiostro coprente sono stati per la prima letti in occasione di questa edizione grazie ad apparecchi in dotazione alla Polizia scientifica. Un atto certamente simbolico di necessaria riparazione. Descrizione bibliografica Titolo: Lettere della giovinezza. Dal carcere (1935-1943) Autore: Vittorio Foa Curatore: Federica Montevecchi Contributi di: Carlo Federici Editore: Torino: Giulio Einaudi, Maggio 1998 Lunghezza: 1111 pagine; 22 cm ISBN: 8806148400, 9788806148409 Collana: Volume 500 di Gli struzzi Soggetti: Storia, Biografie, Diari, Memorie, Personaggi storici, Epistolario, Lettere, Corrispondenza, Carcere, Internati, Autobiografie, Censura, Autocensura, Familiari, Genitori, Fratelli, Ernesto Rossi, Fascismo, Intellettuali, Delazioni, Condanne, Ovra, Pitigrilli, Tribunale Speciale fascista, Analisi storiche, economiche e letterarie, Politica, Meditazioni, Economia, Regina Coeli, Pensiero politico, Letture, Viaggio, Guerra, Affare Dreyfus, Bruno Revel, D'Annunzio, Prigionieri, Repubblica italiana, Sindacalismo, Comunismo, Antifascisti italiani, Assemblea Costituente, Resistenza, Democrazia Proletaria, Partito Comunista Italiano, Polizia, Mussolini, Repressione, Antifascismo, Ventennio, Ernesto Rossi, CGIL, Lotte operaie, Sinistra, Movimento operaio, Diritti sociali, Capitalismo, Raniero Panzieri, Quaderni rossi, Liberalismo, Benedetto Croce, Castelfranco Emilia, Fazzoletti verdi, Ugo La Malfa, Emilio Lussu, Altiero Spinelli, Oronzo Reale, Massimo Mila, Riccardo Bauer, Spie, Ebrei, Carlo Levi, Piero Luzzati, Dissidenti, Regime fascista, Novecento, Scritti politici, Documenti, Archivio, Casa Penale, Anni Trenta, Anni Quaranta, Cella, Poincaré, Perelli, Segre, Pellico, Gobetti, Mosca, Pareto, Omodeo, Hitler, Gramsci, Lattes, Gentile, Giolitti, Fubini, Crispi, Vindice Cavallera, Cavour, Clara Bensa Ferrero, Bauer, Lucy Bouvier, Beccaria, Balbo, History, Biographies, Diaries, Memoirs, Historical characters, Letters, Letters, Correspondence, Prison, Internships, Autobiographies, Censorship, Self-censorship, Family members, Parents, Siblings, Fascism, Intellectuals, Delations, Condemnations, Special Fascist Court, Historical, economic and Literary, Politics, Meditations, Economy, Political Thought, Readings, Travel, War, Prisoners, Italian Republic, Syndicalism, Communism, Italian antifascists, Constituent Assembly, Resistance, Proletarian Democracy, Communist Party, Police, Repression, Antifascism, Struggl.
Editore: Einaudi, 1947
Da: Libreria Equilibri Torino, Torino, TO, Italia
Prima edizione
EUR 41,30
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Aggiungi al carrelloCondizione: Accettabile. Einaudi (Opere di Antonio Gramsci 1); 1947; Noisbn; Copertina flessibile; 22 x 14 cm; pp. XXIII-304; Prima edizione (seconda tiratura 9 giugno 1947) ; Presenta segni d'uso e del tempo (piccole mancanze, imperfezioni), sigla a biro all'angolo inferiore della seconda pagina, interno senza scritte, volume brunito; Accettabile (come da foto). ; L'immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita. Italiano.