Riguardo questo articolo
Dettagliatissima incisione in rame su carta spessa non retroscritta Estratta da prestigiosa e rarissima opera del 1847. .incisione che ha quindi oltre 167 anni! Lorenzo dei Medici Ambasciatore a Ferdinando di Napoli « Quant'è bella giovinezza,Che si fugge tuttavia!Chi vuol esser lieto, sia:di doman non c'è certezza » (Lorenzo de' Medici, Canti Carnascialeschi, Canzona di Bacco) Lorenzo di Piero de' Medici, detto Lorenzo il Magnifico (Firenze, 1º gennaio 1449 - Firenze, 9 aprile 1492), è stato un politico, scrittore, mecenate e umanista italiano, signore di Firenze dal 1469alla morte, appartenente alla dinastia dei Medici. Lorenzo fu uno degli uomini politici e degliintellettuali più rilevanti del Rinascimento, poeta, statista e membro dell'Accademia neoplatonica. Nipote di Cosimo de' Medici, detto il Vecchio, e figlio di Piero di Cosimo de' Medici e di Lucrezia Tornabuoni, Lorenzo nacque il 1º gennaio 1449 a Firenze, nel Palazzo Medici Riccardi[1]. Ricevette una profonda educazione umanistica ed un'accurata preparazione politica da maestri del calibro di Cristoforo Landino e Gentile de' Becchi (per la letteratura volgare), Giovanni Argiropulo (per gli studi su Omero) eMarsilio Ficino (per la filosofia)[2]; la sua naturale predisposizione all'apprendimento e la sua grande intelligenza fecero sì che nel 1466, a soli diciassette anni, Lorenzo entrò a far parte della balia e delConsiglio dei Cento, predisponendosi così alla successione del padre che era di salute cagionevole. GiàCosimo il Vecchio, alla morte nel 1463 di Giovanni, suo secondogenito e zio di Lorenzo, era afflitto dal problema della sua successione. Infatti, vista la pericolante salute di Piero, soprannominato proprio per questo "il Gottoso" (dal nome della malattia che lo affliggeva, la gotta), Giovanni era stato designato successore del padre alla guida del banco medici, lasciando invece la gestione dell'eredità politica (ritenuta meno onerosa) al primogenito Piero il Gottoso. Quando però Giovanni morì, pieno di stravizi, nel 1463, il problema della successione si era nuovamente sollevato a Cosimo, il quale ripose le sue speranze nei due nipoti, Lorenzo appunto e Giuliano[3], come aiutanti e successori del padre infermo. Pertanto, prima di morire, Cosimo raccomandò a Piero loro padre di non trascurare la loro educazione e di considerarli già come uomini, nonostante la loro giovane età[4]. Prima di poter farlo entrare nella vita politica cittadina, il padre dovette, per la troppo giovane età di Lorenzo, affidargli alcune missioni a Milano e aVenezia, dove erano due filiali del Banco dei Medici e questo gli diede modo di stringere rapporti con molti dei suoi futuri "colleghi" della scena politica italiana. Il 17 aprile 1465, Lorenzo conobbe Federico I di Napoli, che era di passaggio a Firenze per recarsi poi a Milano per il matrimonio tra Ippolita Maria Sforza e Alfonso II di Napoli.[5] Lorenzo partì per Venezia prima ancora che Federico lasciasse Firenze, passando prima perFerrara, dove fu accolto dagli Este, e poi proseguendo per la Laguna, dove fu presentato al doge, Cristoforo Moro, e conobbe alcuni patrizi.[5]Finita la sua esperienza veneziana, il Medici si recò a Milano, dove conobbe Francesco Sforza, per poi rientrare con il seguito di Ippolita Maria Sforza e Federico I di Napoli che si recavano nel Regno partenopeo, fermandosi a Firenze per la festa di San Giovanni Battista, il 24 giugno 1465, alloggiando al Palazzo Mediceo. Lorenzo ripartì nel 1466 per recarsi a Roma, dove si trovava un'importante filiale del Banco dei Medici gestita daGiovanni Tornabuoni, fratello di Lucrezia, e quindi zio del Magnifico. Piero il Gottoso diede istruzioni precise di verificare l'andamento della banca, e fu proprio Lorenzo a firmare il contratto che assicurava ai Medici una partecipazione nelle miniere di allume scoperte a Tolfa, vicinoCivitavecchia.[6] A Roma Lorenzo conobbe Paolo II e molti esponenti dell'aristocrazia, dietro ordine di Piero suo padre. Codice articolo 394149471122
Contatta il venditore
Segnala questo articolo